L’antimateria nei brillamenti solari

brillamenti.solariTutto ciò che si può toccare o vedere è materia. Oltre a questa materia c’è qualcosa che si chiama antimateria, la cui composizione è la stessa ma ha carica elettrica opposta.

Si ritiene che dopo il Big Bang, la grande esplosione che ha dato origine all’universo, si sia creata una quantità uguale di materia e di antimateria. Tuttavia, nel mondo oggi c’è solo la materia. Non si sa come mai l’antimateria sia fortunatamente per lo più scomparsa. Infatti, quando materia e antimateria entrano in contatto, si annientano.

La quantità di antimateria che esiste nell’universo è tuttavia trascurabile.

Ora, i ricercatori hanno scoperto l’antimateria in un luogo che in cui non era mai stata rilevata prima: nei brillamenti solari.

Gregory Fleischmann, dell’Institute of technology del New Jersey (USA), e gli scienziati russi Alexánder Altyntsev e Natalia Meshálkina, dell’Istituto di fisica solare-terrestre della città russa di Irkutsk, hanno presentato il ritrovamento della’antimateria nei brillamenti solari alla riunione della divisione di fisica solare della American Astronomical Society, negli Stati Uniti.

Secondo gli astrofisici, nel sole e nelle altre stelle, ci sono tutte le condizioni per la formazione dei positroni, particelle di antimateria.

Gli elettroni e i positroni hanno lo stesso comportamento fisico, ma gli elettroni hanno una carica negativa, mentre i positroni, hanno una carica positiva.

Queste particelle possono essere prodotte e rilevate nei grandi acceleratori come l’LHC, ma sono costosi e complessi esperimenti.

L’antimateria dei brillamenti solari invece può essere rilevata tramite il SOHO della NASA e i segnali radio del telescopio Nobeyama.

Il ricercatore Gregory Fleishman ha detto che gli studiosi dell’antimateria vogliono vedere se la materia prevale in tutto il cosmo o se la sua prevalenza esiste solo nelle zone a noi vicine.


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