L’esercizio fisico non solo permette di bruciare calorie, ma cambia l’azione dei geni coinvolti nell’accumulo di adipe, secondo alcuni ricercatori svedesi.
Sei mesi di regolare esercizio fisico, come il ciclismo o l’aerobica, nei partecipanti a uno studio hanno cambiato l’azione dei geni coinvolti nell’accumulo di grasso e nello sviluppo dell’obesità, riducendo l’attività dei geni coinvolti nella conservazione dello zucchero.
I ricercatori hanno lavorato su 31 persone sane in leggero sovrappeso, di circa 35 anni, sottoponendoli a tre ore di esercizio fisico settimanali per sei mesi.
Nessuno aveva fatto attività fisica regolare prima dello studio.
I partecipanti sono stati invitati a fare un’ora alla settimana di spinning, su una cyclette, e due ore di aerobica.
E’ emerso che anche quelli che non erano riusciti a partecipare a tutti gli allenamenti settimanali, avevano riportato modifiche all’azione del loro DNA.
Anche se i geni sono ereditati dai genitori e non si modificano nella vita, solo alcuni geni sono attivi.
I geni possono essere accesi o spenti mediante un processo noto come metilazione.
I ricercatori hanno trovato che l’esercizio fisico aveva acceso o spento nei partecipanti allo studio più di 7.000 geni.
La ricerca, pubblicata sulla rivista PLOS Genetics, è stata fatta da Charlotte Ling della Lund University Diabetes Center, in Svezia, e dal suo team.
La Ling ha detto: “il nostro studio mostra che gli effetti positivi dell’esercizio, cambiano i geni che influiscono sull’accumulo di grasso nel corpo”.
L’esercizio fisico, nei volontari, aveva anche ridotto la quantità di acidi grassi liberi nel sangue, associati al diabete di tipo 2.