Il cancro è causato dai geni che si riaccendono
I ricercatori dell’Arizona State University’s Center for Convergence of Physical Sciences and Cancer Biology, hanno elaborato una nuova teoria sullo sviluppo del cancro, che, a loro dire, può essere causato da una serie di geni, “accesi” nelle fasi iniziali della vita di un organismo, quando le cellule si differenziano.
I geni che sono coinvolti nello sviluppo precoce dell’embrione e che sono poi messi “spenti”, tornano impropriamente a riattivarsi nell’adulto come conseguenza di danni causati da prodotti chimici, radiazioni o infiammazioni.
La teoria scientifica, pubblicata su Physics World, è stata realizzata dallo statunitense Paul Davies insieme a Charles Lineweaver della Australian National University.
In pratica, il cancro sopraggiungerebbe quando c’è il ritorno a quei meccanismi che di solito dicono alle cellule di moltiplicarsi, come avviene nello sviluppo dell’embrione.