Diabete di tipo 1: nuove speranze da un vaccino inverso

diabeteIn futuro, probabilmente sarà possibile combattere il diabete di tipo 1, con un vaccino.

I ricercatori hanno sperimentato positivamente un sistema che utilizza un frammento di DNA del malato, contenente una versione modificata della proinsulina, la proteina che scatena il diabete 1.

Il frammento del sistema immunitario del paziente interrompe la condizione diabetica, distruggendo le cellule che producono l’insulina, l’ormone che regola il livello di zucchero nel sangue.

I primi test condotti in 80 pazienti hanno mostrato che il vaccino può “riprogrammare” il sistema immunitario e indurlo a funzionare più correttamente, ritardando o prevenendo l’insorgenza del diabete.

Inoltre pare che il vaccino non abbia effetti collaterali.

I ricercatori americani e olandesi, che hanno condotto lo studio, guidati da un esperto in immunologia, il professore Lawrence Steinman della Facoltà di Medicina dell’Università di Stanford, in California, hanno detto che adesso potrebbe essere possibile realizzare il sogno degli immunologi di disabilitare un sottogruppo di cellule immunitarie disfunzionali, senza deregolamentare l’intero sistema immunitario.

Normalmente, un vaccino è usato per potenziare il sistema immunitario dagli attacchi da parte di agenti patogeni e dai virus. Ma nel caso del diabete di tipo 1, i ricercatori statunitensi hanno utilizzato un vaccino per lo scopo opposto, cioè quello di portare il sistema immunitario a fermare l’attacco degli anticorpi contro se stesso.

E’ stato utilizzato, cioè, un vaccino inverso, sistema che potrebbe essere utilizzato in futuro anche per altre malattie autoimmuni.

Nel diabete più comune di tipo 2, quello che colpisce gli adulti, invece la condizione di solito è di natura metabolica e viene aggravata da una cattiva alimentazione, dall’inattività fisica e dall’obesità.

Lo studio fatto sull’applicazione del vaccino inverso per la cura del diabete di tipo 1 è stato pubblicato sulla rivista medica “Science Translational Medicine”.


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