Da uno studio, presentato alla 73esima edizione del congresso mondiale dell’American Diabetes Association (ADA), che si è svolto quest’anno a Chicago, è emerso che il digiuno intermittente, ai fini della perdita di peso, è migliore che fare tanti piccoli pasti quotidiani.
I ricercatori della Repubblica Ceca hanno seguito 54 pazienti con diabete di tipo 2, per 24 settimane.
I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi in modo casuale.
Entrambi i gruppi hanno seguito una dieta che riduceva l’apporto energetico di 500 calorie al giorno ed era composta per il 50-55% da carboidrati, per il 20-25% da proteine e aveva una percentuale di grassi inferiore al 30%.
Un gruppo ha fatto tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e tre piccoli spuntini tra i pasti. L’altro gruppo ha fatto un’abbondante colazione tra le 6 e le 10 e un abbondante pranzo tra le 12 e le 16.
E’ emerso che fare meno pasti, ma più abbondanti aveva determinato livelli di zucchero nel sangue a digiuno inferiori, con una produzione dell’insulina più efficiente.
L’autrice dello studio, Hana Kahleova ha detto che fare due pasti al giorno, a parità di calorie ingerite, porta a un calo di grasso nel fegato e a un incremento della sensibilità all’insulina maggiore, rispetto a quando si suddivide la stessa quantità di cibo in più spuntini nell’arco della giornata.
“I nostri risultati supportano l’antico proverbio, ‘Fai colazione come un re, pranzo come un principe e cena come un povero’, ha commentato Hana Kahleova dell’Institute of Clinical and Experimental Hematology di Praga.
Secondo gli esperti, comunque, non è necessario saltare la cena del tutto, ma bisogna abbondare a colazione e a pranzo, riservando all’ultimo pasto della giornata solo poche calorie.
(Nella foto, la dottoressa Hana Kahleova)