Si celebra sabato 25 maggio la Giornata Mondiale della Tiroide per sensibilizzare sulle patologie che interessano un organo molto importante del nostro corpo, che in Italia sono sempre più diffuse.
Le malattie della tiroide si possono distinguere in disfunzioni (ipertiroidismo e ipotiroidismo), alterazioni morfologiche (gozzi e noduli) e tumori (benigni e maligni).
In Italia sono 6 milioni coloro che hanno una malattia di questa ghiandola.
Una patologia tiroidea anche lieve, non diagnosticata, può portare a complicanze cardiovascolari, ossee e metaboliche.
Per questo, in occasione della Giornata Mondiale della Tiroide l’Associazione Italiana della Tiroide, l’Associazione dei Medici Endocrinologi, la Società Italiana di Endocrinologia, il Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini, hanno organizzato numerosi eventi, con incontri, screening gratuiti, distribuzione di materiale informativo.
In Internet, sul sito dell’AIT (Associazione Italiana Tiroide) si possono trovare tutte le iniziative organizzate in Italia, regione per regione.
In Italia, dal 30 al 50% delle persone ha noduli tiroidei. Spesso le alterazioni morfologiche si accompagnano a disfunzioni.
Tra le disfunzioni, l’ipertiroidismo colpisce in particolar modo le donne giovani, dando sintomi quali tremori, palpitazioni, iper sudorazione, dimagrimento.
L’ipotiroidismo invece può dare stanchezza, pigrizia mentale, stipsi, senso di gonfiore, ansia, depressione.
Ci sono tre principali gruppi in cui l’ipotiroidismo non trattato può avere gravi conseguenze: negli scolari, nelle donne in età fertile e nelle donne incinte.
Per stabilire se la tiroide è a posto bastano dei semplici esami del sangue ed ecografici.