Secondo uno studio statunitense condotto su oltre 82.000 persone, l’infezione da HIV, aumenterebbe di circa il 50% il rischio di avere un infarto del miocardio.
Lo studio, pubblicato su American Medical Association (JAMA), è stato presentato alla XX Conferenza su retrovirus e infezioni opportunistiche (CROI) ad Atlanta.
Per giungere ai risultati trovati, il dottor Matthew Freiberg, della facoltà di medicina dell’Università di Pittsburgh, Pennsylvania, ha condotto uno studio con 82.459 uomini, per la maggior parte veterani militari, che sono stati seguiti per quasi 6 anni.
E’ emerso che tra i pazienti di età compresa tra i 40 e i 49 anni, il tasso di attacco di cuore nei sieropositivi era del 2 per mille, contro l’1,5 per mille di chi non era infetto. Nella fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni, il rapporto era di 3,9 per mille negli infettati dall’HIV contro 2,2 per mille in chi era negativo. Tra i 60-69enni, il rapporto negli infettati era del 5 per mille, contro il 3,3 per mille del gruppo non infettato.
Dopo aver preso in considerazione altri fattori, quali l’esistenza di altre malattie, il fumo, il consumo di alcol, la pressione alta e il colesterolo, è emerso che i soggetti HIV-positivi avevano un rischio di infarto del 50% superiore rispetto a chi non era infettato.