Le radiazioni cosmiche dello spazio danneggiano il cervello

L’esposizione alle radiazioni cosmiche, a cui gli astronauti sono esposti durante i loro viaggi nello spazio, provocano danni permanenti al sistema nervoso centrale, secondo alcuni esperimenti fatti su dei topi.

Lo studio fatto nella University of California a Irvine, pubblicato sulla rivista Science Advances, dice che la diminuita capacità di lavoro, i deficit di memoria e la perdita di conoscenza, così come le difficoltà di concentrazione durante i voli nello spazio potrebbero avere il loro peso, perché le radiazioni cosmiche potrebbero alterare le abilità cognitive degli astronauti durante la loro vita.

Per questa ricerca gli scienziati hanno sottoposto dei topi a delle radiazioni cosmiche, trovando che esse causavano infiammazione nel cervello dei roditori, interrompendo la trasmissione dei segnali nervosi.

Le alterazioni delle sinapsi che collegano i neuroni, combinate con altri cambiamenti strutturali, negli animali interferivano con la capacità delle cellule nervose di trasmettere efficacemente i segnali elettrochimici, con diminuzione delle prestazioni nei test di apprendimento e memoria.

Lo studio serve per valutare i possibili effetti negativi di lunghi viaggi dell’uomo nello spazio, ad esempio su Marte.

Gli astronauti nella Stazione spaziale internazionale (ISS), tuttavia, non sono esposti a radiazioni di alta intensità perché sono protetti dalla magnetosfera terrestre.

Le particelle che formano i raggi cosmici sono degli avanzi di antiche supernove, le gigantesche esplosioni, che determinano la morte di una stella.


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