Cina: manipolato il Dna di un embrione umano per eliminare la talassemia

Per la prima volta, alcuni scienziati cinesi hanno modificato il DNA in diversi embrioni umani, che avevano una mutazione genetica, togliendo da essi il pezzo difettoso e sostituendolo con un pezzo sano.

Utilizzando una nuova tecnologia, denominata Crispr-Cas9, i ricercatori dell’Università Sun Yat-sen a Guangzhou, in Cina, hanno eseguito degli esperimenti su 86 embrioni, asportando il gene della talassemia, chiamato HBB, che può causare una malattia mortale del sangue.

Questa tecnologia potrebbe potenzialmente essere applicata ad altre malattie basate sulle mutazioni di un singolo gene, comprese la malattia di Huntington, la fibrosi cistica, l’anemia falciforme e la malattia di Tay – Sachs.

Lo studio cinese, se è eccitante per molte persone, perché presenta un meccanismo che può prevenire o curare gravi malattie, genera anche insicurezza e pone domande e preoccupazioni di ordine etico.

Il gruppo di ricerca cinese ha usato solo gli embrioni non vitali, ma questo non ha smorzato le polemiche.

Si teme che questi procedimenti, messi in atto in Cina, possano in futuro essere utilizzati non solo per prevenire alcune gravi malattie, ma anche per costruirsi un figlio su misura, selezionando i tratti desiderati, come il colore degli occhi o dei capelli. Inoltre, almeno inizialmente, questa tecnologia sarebbe solo per i ricchi e creerebbe un divario ancora più grande tra gli abbienti e i non abbienti.

Nell’esperimento cinese, oltretutto, ci sono state mutazioni indesiderate in altri geni. La strada pare ancora lunga da percorrerre, dal punto di vista della tecnica adottata e dal punto di vista delle discipline etiche e giuridiche che dovranno fare i conti con queste nuove procedure.


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