L’epidemia di Ebola è ormai una “minaccia globale”, secondo l’Onu, mentre il mondo “sta perdendo la battaglia contro il virus”, secondo l’organizzazione ‘Medici senza frontiere’.
Questi gli allarmi lanciati ieri, mentre i morti in quattro paesi africani sono ormai più di 1550, su 3.069 casi (al 26 agosto) dall’inizio dell’epidemia.
Anche un altro medico americano, di cui non è stato diffuso il nome, è stato infettato a Monrovia, in Liberia, pure se non era venuto in contatto con i malati in isolamento.
La FAO, l’agenzia Onu, ieri mattina ha espresso la sua preoccupazione per l’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari in Guinea, Liberia e Sierra Leone, a causa della carenza di manodopera e dalla quarantena imposta ai malati.
Il vice segretario generale dell’Onu, Jan Eliasson, da parte sua, parlando al Palazzo di Vetro, sempre ieri, ha detto che le Nazioni Unite hanno bisogno di denaro, di medici, di infermieri, di laboratori e di dispositivi di protezione.
Per l’Onu, ormai quella dell’Ebola rappresenta “una minaccia globale”.